Uno degli elementi distintivi del medioevo, soprattutto a partire dal X secolo, è una casa che ha sia le caratteristiche di abitazione che di rocca difensiva: la casa torre. La struttura massiccia della torre infatti, forniva agli abitanti sia un luogo in cui vivere ma anche un ottimo baluardo di avvistamento, oltre che difensivo. Osservazione, segnalazione e difesa sono le tre ragioni principali che portano all'utilizzo di queste strutture che diverranno un segno distintivo per secoli. Questo tipo di casa era dotato di un pozzo per l'acqua e di un cortile interno; grande porta per consentire l'accesso a cavallo e spesse mura, con piccole finestre, concepite a scopo difensivo.
L'abitazione non si estendeva per tutta l'altezza della torre. Al piano terreno erano le botteghe, al primo piano le camere e, più in alto, la cucina. La disposizione degli ambienti seguiva le più elementari regole della sicurezza, ad esempio, la cucina, dove si accende solitamente il fuoco, era al piano abitato più alto, in modo da poter fuggire dalla torre in caso di incendi più o meno fortuiti. L’entrata delle case veniva messa al primo piano e durante il giorno si calava una scala per permettere agli abitanti di scendere in strada e che veniva poi ritirata durante la notte, rendendo così impossibile l’accesso alla torre.Le case torri trovano sviluppo soprattutto in città, dove le rivalità fra le principali famiglie, richiedevano misure difensive adeguate. Ciò comporta una crescita in altezza dei centri urbani più importanti. Essendo costruzioni ingegnose, spesso le famiglie nobiliari fanno a gara a chi costruisce la torre più alta. Da una mera esigenza difensiva si passa così sovente ad alte torri che visivamente rappresentano il potere e la ricchezza dei possessori e nascono così imponenti strutture. A San Gimignano già nel 1255 fu emanato un regolamento che impediva alle varie famiglie della città di erigere delle torri che superassero, in altezza la più alta dell’epoca, la torre Rognosa, la torre del all'epoca Palazzo Comunale, che aveva un’altezza di 51 metri la successiva torre del Podestà raggiunge ben 54 metri di altezza! Dalle prime rozze e semplici strutture nel XII secolo la necessità di maggiori spazi interni e di aperture più numerose induce a nuovi modelli costruttivi. Il modello di riferimento per le torri costruite tra la metà del XII e quella del XIII secolo è quello di tipo pisano, detto così per la grande quantità di edifici, di questa tipologia presenti nella famosa città marinara. Le costruzioni di questo tipo si riconoscono per la presenza, ai livelli inferiori, di una o più aperture alte e strette che attraversano, da parte a parte, tutta la larghezza della torre. Queste torri divengono dunque simbolo di potere, di visibilità: avere una torre alta significava essere visti da ogni angolo della città, e quindi testimoniare la propria influenza sulla vita cittadina. L'uomo d'altronde è sempre stato affascinato dall'idea di costruire in altezza che simboleggiano potere e ricchezza e ancora oggi, la sfida verso il cielo continua grazie ai grattacieli e torri che imporatnti società e personalità finanziano come luoghi di rappresentanza e che possiamo considerare gli eredi della torre medievale. Con il declino delle famiglie che le avevavno costruite, per i cambiamenti abitativi oltre che a problemi legati alla stabilità strutturale molte di esse sono state abbassate o smantellate nel corso dei secoli successivi.. Siena ad esempio, una volta conquistata da Firenze, ha perso molte torri mentre San Gimignano è una delle cittadine medievali che meglio le conserva ma Delle 72 torri originarie, esistenti nel periodo d’oro del Comune, nel 1580 ne restavano 25 e oggi ne rimangono solo 14 Dalla fine del XII secolo si inizianiano a costruire anche edifici di minor altezza già definibili palazzi o si "scapitozzano" le alte torri. Dalla metà dello stesso secolo inizia a comparire l'uso del mattone, con il quale si cominciano a costruire interi edifici o ampie porzioni di fabbricati. Alla metà del Duecento le torri non vengono più costruite, saranno sostituite dai palazzi edificati con i gusti in voga nel periodo. È proprio a partire dalla metà di questo secolo che nei maggiori centri, come Firenze, Pisa, Lucca o Siena si sviluppano stili architettonici e artistici specifici. A San Gimignano, si fondono stili delle diverse città con cui la cittadina viene in contatto e si genera così un'architettura che si distingue per la sua originalità.
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