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Le nostre terre: Orvieto e il viterbese

La città di Orvieto

Lo splendore del Duomo e il mistero della città sotterranea

Come uno scrigno gotico il Duomo di Santa Maria Assunta racchiude meravigliose opere d’arte, fra tutte spicca per la ricchezza dell’oro e degli smalti il Reliquiario del Corporale di Bolsena. La cattedrale domina i vicoli e le piazze di una città posta sull’alto pianoro tufaceo che si affaccia su splendidi panorami. Non ci aspetteremmo però un’ altrettanto grande e surreale città sotterranea, ricca di cunicoli e grotte utilizzate fino a epoche recenti, che vantano però origini etrusche. Famoso in tutto il mondo il pozzo di San Patrizio, che con i suoi 248 gradini ci fa scendere di ben 72 metri nella rupe tufacea.

Approfondimenti

Il bianco di Orvieto DOC

Il ruolo fondamentale del vino nella vita quotidiana e nei riti culturali di Orvieto è attestato negli importanti dipinti delle tombe etrusche del territorio (seconda metà del IV sec. a.C.) e nella ricca varietà di ceramiche etrusche e greche destinate alla conservazione, alla mescita e alla degustazione della celebre bevanda. Gli affreschi della tomba Golini I, conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, riproducono le fasi preparatorie del banchetto etrusco dove la macellazione delle carni e l’accurata sistemazione delle bevande e dei cibi nei recipienti sulle mense da parte dei servi, si individua facilmente tra la frutta anche un grappolo d’uva, affiancano il banchetto vero e proprio.

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